QUINDICI ANNI DI ATLETICO !

La Chat dell' Atletico

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sabato 22 dicembre 2007

A.D.C. San Polo - Bar Cristallo 1 - 2

FORMAZIONI

COMMENTO ALLA PARTITA

VOTI AI GIOCATORI
Gatto Locci: qualche buona uscita, ma anche alcune incertezze dovute, forse dovute alla lunga assenza dai campi di calcio, comunque positivo Voto 6
Rossi A.: partita giocata ai soliti livelli con la grossa pecca finale, va bene non era rigore, ma non ci si fa buttare fuori così. Voto 5,5
Maccari: non replica la maiuscola prestazione della settimana precedente limitandosi al compitino Voto 6
Sistola S.V.
Roggi: il migliore del pacchetto difensivo fin tanto che regge poi un infortunio lo toglie dai giochi Voto 6,5
Mafucci S.V.
Picinotti: ottimo primo tempo e nel complesso una buona partita, macchiata, però da un’ingenuità in occasione del pareggio ospite Voto 6
Acciai: un goal fatto, ma tanti altri gettati alle ortiche è comunque il migliore lì davanti Voto 6,5
Coli: S.V.
Fazzi: partita dal sapore agrodolce perché si ha la sensazione che potrebbe pungere di più, affonda affonda, ma gli manca sempre la stoccata finale Voto 6
Chimienti: primo tempo da sette in pagella è il migliore insieme a Gambini pimpante come non mai quest’anno è preziosissimo sulle palle alte. Nel secondo tempo le energie scemano e si pianta in mezzo al campo. Voto 6
Gambini: come Borat fa la differenza solo nel primo tempo riuscendo a cantare e a portare la croce con la stessa intensità, nella ripresa canta e basta, ma il suono non è più quello di un violino, ma di un benjo. Voto 6,5
Cecconi: non è nelle migliori condizioni anche se sfiora il goal in almeno un paio di occasioni Voto 6
Poggiaroni: come ai vecchi tempi regala numeri fantasiosi suo l’assist del goal speriamo non sia il canto del cigno Voto 6,5
Sarrini: parte dalla panchina, ad un certo punto si scalda, ma sorge un dubbio è entrato il Sarro sabato? Voto S.V.

venerdì 14 dicembre 2007

Piazza Grande - A.D.C. San Polo 2 – 1

FORMAZIONI

Atletico dè Cenci San Polo Checcarini, Maccari, Locci C. (40’ Ingrassia), Rossi, Picinotti, Bigazzi, Sarrini, , Fratini, Acciai, Coli (80’ Locci R.) Cecconi F. (35’ Poggiaroni 70’ Bonolis )
Piazza Grande Gallorini, Giannotti, Ciofini, Casciana, Vicar, Paperini, Baldini, Grigiotti, Soldini, Del Mastro, Bonolis. A disp. Maggini, Ricci, Pannoli, Tonini

COMMENTO ALLA PARTITA

Squadre compatte nei primi minuti del match con giocate lineari che lasciano poco spazio allo spettacolo. Per fortuna c’è un Coli ispirato a metà campo che regala magie, assist e veroniche da bandolero ad un pubblico infreddolito, ma quanto mai caloroso. Al 15’ è comunque il Piazza Grande a passare in vantaggio con Ciofini che si trova tutto solo davanti a Checcarini che viene superato con un delizioso lob. Neanche il tempo di esultare che Cecconi rimette a posto le cose. Splendido assist di Sarrini che serve Cecconi all’altezza della tre quarti e da lì per il Bomber è un gioco da ragazzi piazzare la palla sotto l’incrocio: 1 a 1. Alla ripresa del gioco il leit motiv è sempre lo stesso con il Piazza Grande che continua ad attaccare senza mai essere veramente pericoloso perché gli arancioni si difendono con ordine e pertanto il risultato giunge tranquillamente in parità fino alla fine del primo tempo. La ripresa appare più combattuta con azioni da una parte e dall’altra per lo meno, fino al vantaggio dei padroni di casa. Punizione dubbia al limite dell’area di rigore, esecuzione impeccabile da parte di Soldini ed è di nuovo vantaggio Piazza Grande. Gli arancioni non ci stanno e cercano di raggiungere il pareggio lasciando, però ampi spazi per le ripartenze avversarie. È Checcarini, allora che si erge ad assoluto protagonista della serata parando tutto il parabile. La partita sembra oramai incanalata sul 2 a 1 quando all’80’ Acciai riceve palla in area e gira splendidamente verso la porta, ma stavolta è Gallorini a compiere il miracolo sventando la minaccia in angolo e riportando così gli arancioni bruscamente alla realtà. Finisce 2 a 1 per i più blasonati padroni di casa, peccato, ma serviva un segnale dopo la debacle della passata settimana ed è arrivato proprio contro quel Piazza Grande che da anni siede sul trono dei Campioni Amatoriali. Partita di grande umiltè e sacrificio per tutti gli arancioni che alla fine poteva anche valere un punto generosissimo.

VOTI AI GIOCATORI

Checcarini: attento spettatore nel primo tempo dove interviene solo in un paio di occasioni si supera nella ripresa dove neutralizza qualsiasi tiro a portata di uomo. Quasi insuperabile Voto 8
Fratini: motivato all’inverosimile è uno dei pochi che non solo ci crede, ma ci prova ed è lui il più pericoloso della squadra Voto 7
Locci C.: sempre puntuale nelle chiusure, quando c’è soffre la mobilità dell’avversario diretto, ma non cade mai Voto 6
Ingrassia si sacrifica nell’insolita posizione di terzino destro chiudendo magnificamente in un paio di occasioni sull’avversario lanciato a rete voto 6,5
Rossi A.: guerriero impavido, contrasta con forza inaudita ogni avversario. Monumentale. Voto 7,5
Maccari: prestazione alla Nesta (aho!!) elegante nei movimenti, preciso e sicuro, per la Nazionale ripensaci Voto 8
Sarrini: si ha l’impressione che potrebbe pungere di più in fase offensiva, ma le pile forse sono scariche per lo Stakanov della squadra. Voto 6
Bigazzi lontano da una condizione accettabile Voto 5,5
Picinotti: svolge il compitino come un onesto soldatino, d’altro canto dalla sua parte aveva un cliente piuttosto duro Voto 6,5
Acciai: partita di sacrificio, giocata più di col bastone che con la spada, sfiora il goal del pareggio all’ultimo minuto Voto 6,5
Coli: schierato da trequartista nei primi 10 minuti inventa calcio con giocate di livello superiore poi tante botte per cercare di emergere Voto 6,5
Locci R. S.V.
Cecconi: dopo pochi minuti s’infortuna, prova a stringere i denti per un po’ prima dell’inevitabile sortita, per fortuna rimane in campo giusto il tempo di regalarci un goal da antologia Voto 7,5
Poggiaroni: comunque più che sufficiente in fase difensiva un po’ meno in avanti dove osa troppo poco, corre e s’impegna per ingannare il tempo, ma oramai si avvicina sempre di più la sua ora Voto 6
Sistola riciclato all’attacco offre spunti tecnici molto interessanti, troppo poco però il tempo a sua disposizione per mettere in mostra tutto il suo incommensurabile talento S.V.

venerdì 7 dicembre 2007

L’Isola – A.D.C. San Polo 6 – 1

FORMAZIONI

Atletico dè Cenci San Polo Checcarini, Maccari (60’ Locci C.), Roggi (60’ Picinotti), Rossi, Mafucci, Fazzi, Sarrini, Poggiaroni (55’ Acciai), Coli, Fratini, Cecconi F. (75’ Locci R.)
L’Isola Roger Federer.

COMMENTO ALLA PARTITA

Venerdì nero per l’Atletico dè Cenci San Polo che sul sintetico di Le Caselle incassa una sconfitta di dimensioni tennistiche che mette in evidenza lacune non solo tecniche, ma soprattutto fisiologiche. Non possano infatti sfuggire i sintomi di una malattia mentale rara che colpisce chiunque indossi una maglia della squadra arancione da 10 anni a questa parte.
Diagnosi: si tratta della patologia nota come “Stress da big o presunta tale”.
Effetti disastrosi: carenza assoluta di personalità, insicurezza collettiva, vuoti mnemonici di carattere astronomico, mania di persecuzione e infine rassegnazione cosmica.
Storia della patologia: Non sarà certo sfuggito agli osservatori più attenti come anche in passato tutte le volte in cui l’Atletico va ad affrontare una squadra ritenuta più forte non abbia mai giocato veramente e più o meno inconsciamente sia sempre scesa in campo con la bandiera bianca in mano. In passato era già successo con Ceciliano, Cavallino, Gragnano, Banco Latino e via discorrendo per fare solo degli esempi. A fine partita le spiegazioni (melius gli alibi) sono sempre le stesse “sono nettamente più forti”, “il campo era troppo grande”, “c’hanno un attaccante fortissimo”, insomma, sempre le solite balle.
Le Big o presunte tali erano e sono squadre che sicuramente avevano ed hanno qualcosa in più dell’Atletico, ma prima di prendere per buoni quegli alibi ci dobbiamo chiedere collettivamente e con estrema umiltà: ho fatto tutto quello che dovevo fare? ho fatto tutto quello che so fare? Mi sono impegnato come la settimana precedente? Ho aiutato il mio compagno in difficoltà? Dopo questa serie di domande di carattere generale di tipo fondamentale ne seguono altre cento di carattere più particolare che non sono altro che una specificazione delle precdenti: Ho stretto quando dovevo stringere? Ho pressato come le altre volte? Mi sono allargato per ricevere un passaggio dal portiere? Ecc. ecc. In sostanza il giocatore dell’Atletico non fa mai l’analisi giusta: perché preferisce guardare agli altri, ma mai dentro sé stesso. Anche se a caldo gli sembrerà di aver messo lo stesso impegno della settimana precedente, nel 90% dei casi non è proprio così. Applicando questa teoria all’ultima partita e vediamo cosa dicono i numeri. Prima di questa, nonostante i tre punti di differenza in classifica, più o meno Atletico ed Isola avevano stessi goal fatti e stessi goal subiti (15/12 contro 14/14) dopo sembra che ci sia un abisso. Passiamo alle 4 precedenti partite dell’Isola e confrontiamo i risultati, considerando che le stesse squadre sono state affrontate dall’Atletico, più o meno ad una distanza di una settimana: Pieve al Toppo 2-0 2-1 Bar Le Fonti 2-4 0-1 Anghiari 2-0 1-0 Gagliarda 3-1 1-1 a ben vedere non sembra esserci una differenza come tra alieni e terrestri (cosa che, per inciso, a qualcuno sembrava esserci venerdì sera e cosa peggiore sabato, a mente fredda).
Che la questione sia solamente psicologica è dimostrato da tanti altri fattori per esempio dieci anni fa, quando ancora eravamo degli apprendisti calciatori, eravamo convinti che a fare la differenza nelle nostre partite era il Pavone. Con tutto il rispetto, Francesco Pavone è stato un onesto pedatore, ma nulla di più, ma nella nostra (rectius vostra) testa costui era il risolutore dei problemi tecnico tattici della squadra e non vi accorgevate che con lui in campo facevate (sempre Voi) molto di più. Pertanto sono sempre più convinto che il problema, venerdì, come altre volte in passato in occasione di queste partite particolari, sia da ricercarsi solo ed esclusivamente nella nostra testa che ci inibisce collettivamente ed impedisce a tutti di mettere quel cuore e quella volontà che deve caratterizzare in ogni partita dell’Atletico che è fondamentale per permettere all’Atletico di lottare con le Grandi o quanto meno di provare ad accorciare quel gap esistente sulla carta.
Prognosi: esamino di coscienza, e ripetere almeno tre volte prima della partita “sono undici come noi, voglio e posso vincere con tutti, io c’ho le palle più grosse di tutti loro messi insieme”. Tornando ai numeri se il decorso della malattia è in crescendo sabato col Piazza Grande si perde 18 a 1 se il nostro fisico reagisce agli stimoli ce la giochiamo. “Ai posteri l’ardua sentenza”.

VOTI AI GIOCATORI

Checcarini: Voto 6 come le pappine che purtroppo rimedia al suo esordio con la maglia arancione, assolutamente incolpevole in almeno 5 reti, ne regala 1, ma ne salva almeno un paio.
Mafucci: Voto 5 forse sentiva la tensione del match, non entra mai in partita e non si sentono le urla che di solito invia ai compagni. Sotto Tono
Fratini: Voto 5,5 offre spunti sempre interessanti sulla fascia destra dove si propone con costanza effettuando traversoni a ripetizione, ancora poca cosa in fase di non possesso.
Rossi A.: Voto 5 qualche intervento da Ruspa, ma dalla sua parte si passa senza biglietto. Maschera.
Maccari: Voto 5 mai lucido in fase difensiva e troppo sbrigativo nella fase d’impostazione, più che un Pendolino oggi sembra la Freccia del Sud, sempre in ritardo.
Locci C.: Voto 6 il padre eterno non gli ha certo dato piedi raffinati, ma almeno la voglia di giocare non gli manca mai
Sarrini: Voto 6 imposta come solo lui sa fare, cioè male, si accende a intermittenza, ma almeno segna il goal della vittoria con un pregevole tocco sotto porta. Goleador dai piedi a banana.
Poggiaroni: Voto 4,5 non ne combina mai una giusta. Prossimo al trasporto.
Acciai: Voto 6 un appoggio al portiere di testa, molte sponde, tanta precisione quando entra però è troppo tardi. almeno ci mette la testa.
Roggi: Voto 5 sembra un pulcino alle prime armi eppure di esperienza dovrebbe averne. Catatonico.
Picinotti: Voto 6 la partita è ampiamente compromessa quando entra, non commette drammi né incanta. Va bene così.
Fazzi: Voto 5 parte benino, poi s’innervosisce e piano piano si defila dalla partita preferendo studiare la pista delle macchinine che continuare a giocare. Alonzo
Cecconi: Voto 5 ci si aspetta sempre qualcosa di sensazionale da lui, ma stavolta proprio non c’è neanche un tiro da metà campo. Chi l’ha visto?
Locci R.: S.V. esordio in eccellenza. Che culo!
Coli: Voto 6 la condizione non è certo quella delle prime partite e si vede, ma almeno ci mette il cuore ed è l’unico attaccante ad impiegare seriamente il portiere avversario anche se sul 4 a 1.